CRITICHE

Estratti Critici

«Tutta la sua musica riflette una multipla influenza sonora nei procedimenti timbrici, armonici e contrappuntistici impiegati, che però in ogni momento fluisce in un canale di uno stile proprio, nel quale si avverte l’impronta di una personalità varia, completa, e bene definita. Tutta la sua musica poggia su un’intelligente utilizzazione delle sonorità più ardite per ottenere da essa il conseguimento di un complesso musicale sempre attraente e vigoroso.»

«Nelle sue creazioni strumentali, Porrino dimostra più evidentemente di essere un mediatore fra la grande tradizione italiana e il moderno. Anche nella composizione contemporanea egli rimane il portavoce dell’idioma italiano, ed evita esperanto musicali. Il suo sottile sentimento per l’armonia gli permette di utilizzare a fondo le possibilità tecniche, che i diversi strumenti musicali prestano. Il suo riserbo evitò duri ed esteriori effetti di suono, e la degradazione della musica fino ad un vuoto e inanime rumoreggiare.»

«Anche dei musicisti come Ennio Porrino (nato nel 1910) il quale aveva preso le mosse da posizioni antitetiche alla dodecafonia e al mondo ideale della musica d’avanguardia in generale e sembrava procedere su di un itinerario quanto mai lontano dalla serialità pancromatica, in realtà non si dimostra del tutto chiuso, nemmeno lui, alla tecnica seriale. Per averne una riprova basta considerare due dei suoi lavori recenti: Nuraghi, tre danze sarde per piccola orchestra (scritte nel 1952), e il Concerto dell’Argentarola per chitarra e orchestra (composto nel 1953). Infatti i tempi centrali di queste due composizioni presentano delle inequivocabili strutture seriali caratterizzate sia nell’uno che nell’altro caso, da serie eccedenti, comprendenti cioè più di dodici suoni.»

«Fin dalle prime affermazioni, la sua carriera di compositore non ha conosciuto soste. Né i consensi gli sono mai mancati. Bisogna anzi riconoscere il merito di coloro che furono i primi a credere nel suo talento, nella sua forza creativa: oltre al Respighi, essi furono Vittorio Gui, Giovanni Papini, Curzio Malaparte, Leopold Stokowski, Giovanni Artieri, Bernardino Molinari, Raffaello de Renzis, Ermanno Wolf-Ferrari, Giovanni Tebaldini, Adriano Lualdi, Lino Liviabella, Fernando Previtali, Luigi Silva, Cesare Dobici, Giuseppe Mulè, Armando La Rosa Parodi, Giuseppe Ricciotti. Ben presto se ne convinsero tutti, e il giovane musicista poté infatti vedere accolte le sue opere a La Scala ed al Teatro dell’Opera, e senza contrasti arrivò alla direzione di un Conservatorio di Musica. La sua precocità, del resto, non fu l’unica manifestazione recante quasi i segni del prodigio: tale infatti deve apparirci anche l’affiorare in lui, o meglio l’insorgere imperioso del nostalgico ricordo della sua terra d’origine, quasi un ritorno da una vita anteriore o dal mondo delle idee, della sensucht romantica che misteriosamente stimolò la sua fantasia e fece scaturire la melodia. Nacquero così le musiche destinate ad esprimere il senso di quella terra e il sentimento di quella gente ch’egli in effetti ancora non conosceva (se ne era allontanato che aveva poco più di due anni; ed i critici si ingannarono quando, ascoltando le sue prime musiche, dissero che era evidente la felice assimilazione delle melopee popolari che invece lui non aveva ancora udito).»

«Il rapporto tra Porrino e la Sardegna si pone non come rielaborazione dall’esterno del folklore isolano, ma come un rivivere il patrimonio musicale etnografico dall’interno di una personalità originale, attraverso il filtro di una sensibilità fresca, spontanea, e creatrice di melodie pure e genuine.»

«Porrino può porsi nel triangolo Bartok – De Falla – Strawinsky. Infatti, pur parlando un suo proprio e personale linguaggio il compositore mostra nella sua impostazione spirituale indubbi tratti di affinità coi suddetti maestri. Come loro egli è legato al folklore della sua terra, come loro tiene in gran conto le fonti della musica popolare, con loro ha in comune la tecnica con cui schiudere all’arte moderna quelle fonti. Molte melodie di Porrino sono sbocciate dal folklore sardo; benché in effetti egli non ripeta mai fedelmente i veri e propri temi e motivi della musica popolare dell’isola, e piuttosto di esse accolga, nelle sue melodie, i caratteristici ghirigori e le caratteristiche fioriture. Fu l’atmosfera della sua terra a dettare a Porrino le sue melodie, ma egli le rivestì di un’armonia cromatica rispondente alla sua sensibilità moderna ed universale. Porrino trasferì la voce dell’anima sarda dal piccolo mondo della tradizione rusticana e pastorale nel gran mondo della musica internazionale, fece del melos popolare una tematica che nel campo dell’arte musicale ha un suo profilo ben definito, e ne ampliò gli angusti confini delle forme, del periodare e delle possibilità tonali. Non saprei dire se, o fino a che punto Porrino abbia guardato a De Falla e a Bartok come a suoi maestri, oppure se il rapporto tra questi musicisti sia solo indiretto e l’analogia dipenda piuttosto dalla loro affinità, o congenialità artistica. Certo è che Porrino è per la Sardegna quello che gli altri due compositori sono per la Spagna e l’Ungheria. A mio giudizio la sua opera, eccellente quant’altra mai nell’àmbito della produzione musicale italiana d’oggi, costituisce come un ponte ideale tra la musica popolare della sua terra e le tendenze e le esigenze dell’arte musicale moderna, tra un glorioso passato e il presente. E anche se il primo comandamento di un musicologo è quello di evitare i superlativi, è ben vero che dopo Puccini nessun musicista ha dato alla musica italiana quanto Porrino.»

«Porrino inventa con tanta convinzione questo ambiente e rivive così profondamente il suo mito da restituirci una Sardegna che è verosimile anche per chi la conosce bene. La sua idea di Sardegna, quella che emerge da Nuraghi, o da Traccas, o dalle Tre canzoni italiane, confonde evocazioni mitiche con reminiscenze letterarie; piuttosto evidenti, quest’ultime, nei movimenti più marcatamente descrittivi. Il folklore, insomma, non c’entra. La Sardegna deve essergli grata perché con lui è entrata come mito nella storia della musica; e Porrino deve essere grato alla Sardegna perché è stata fonte d’ispirazione per quella parte della sua produzione che per consuetudine (ma è proprio così?) viene considerata più valida.»

«E che il carisma della tradizione sarda sia proprio indiscusso è confermato dal fatto che, nel corso del suo vasto e copioso iter compositivo, spesso lo stile di Porrino sia associato – da lui stesso, quanto dai critici – soprattutto alla sua ispirazione popolare, che finisce per acquisire una posizione largamente e, a mio avviso, ingiustificatamente preponderante. Dopo Traccas e Sardegna, infatti, il repertorio di Porrino si amplia e scandaglia ambiti molteplici e eterogenei e il compositore scrive molti lavori che non hanno alcun legame con la Sardegna o il mondo folkloristico enfatizzato dal regime fascista. […] Scorrendo i titoli della produzione porriniana, si può dunque credibilmente affermare che, sia dal punto di vista meramente quantitativo, che da quello qualitativo, l’impronta sarda di Porrino costituisce una fonte di ispirazione certamente non marginale, ma comunque minoritaria, anche se capace di far impallidire la memoria dell’ampiezza degli interessi musicali del musicista.»

2009 – 2010
CELEBRAZIONI PER I CINQUANT’ANNI DALLA MORTE E I CENTO DALLA NASCITA DI ENNIO PORRINO.
TEATRO LIRICO DI CAGLIARI E CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. PIERLUIGI DA PALESTRINA”

Omaggio a Ennio Porrino: il Teatro Lirico di Cagliari ed il Conservatorio di Musica ricordano il compositore cagliaritano
Il Teatro Lirico di Cagliari, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, organizza una serie di manifestazioni dedicate al compositore Ennio Porrino (Cagliari, 20 gennaio 1910 – Roma, 25 settembre 1959), in occasione del centenario della nascita e del cinquantesimo anniversario della scomparsa, che, vista la diversa tipologia di appuntamenti, s’intitola Omaggio a Ennio Porrino: musica, parole ed immagini per un ritratto.
 L’intento e l’obiettivo della manifestazione è, oltre l’interessante ascolto di rarità musicali, quello di aprire una nuova fase di ricerca e di studio del prolifico compositore cagliaritano, anche attraverso un articolato convegno di studi che concluderà il programma che si sviluppa, nell’arco di un anno, fino a settembre 2010. La serata d’apertura è prevista per lunedì 21 settembre 2009 alle 20.30 con la proiezione del film del 1990, prodotto da Rai Sardegna “Tu madre, tu Sardegna”, su musiche di Ennio Porrino, per il quale la figlia Stefania ha curato soggetto, sceneggiatura e regia. Alla serata prendono parte, oltre la figlia, anche la moglie del compositore, Màlgari Onnis Porrino.

 Si prosegue con due appuntamenti, il 22 settembre e il 19 ottobre 2009 all’Auditorium del Conservatorio, dedicati alla musica cameristica e per piccola orchestra di Porrino, tra cui la lirica Traccas composta, ad appena vent’anni, su versi di Sebastiano Satta, eseguiti dall’Orchestra del Conservatorio, diretta da Giacomo Medas, e, in qualità di solisti, professori e giovani ex allievi, ormai affermati professionisti: Rosabianca RachelAurora CogliandroGiulio Biddau (pianoforte), Alice Madeddu (soprano), Fabrizio Marchionni (clavicembalo), Sandro Medda (violino), Maurizio Biancu (violoncello). Sabato 24 ottobre 2009 alle 19 si tiene al Teatro Lirico di Cagliari la serata finale del 18° Concorso Internazionale di Pianoforte “Ennio Porrino”, a cura degli Amici della Musica di Cagliari. Il concorso, nato nel 1981, sotto la guida del direttore artistico Sergio Perticaroli, consente ai giovani musicisti sardi di confrontarsi con altrettanto giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Omaggio ad Ennio Porrino prosegue il 12 e il 13 febbraio 2010 con il concerto dell’Orchestra del Teatro Lirico, diretta da Maurizio Benini, che propone il poema sinfonico Sardegna che il compositore cagliaritano scrisse nel 1934, oltre ai Pini di Roma di Ottorino Respighi ed al Concerto per violino di Jan Sibelius con Julian Rachlin, giovane e prestigioso virtuoso lettone, presenza abituale nelle stagioni cagliaritane. Il 19 ed il 21 febbraio 2010 (e non il 14 e il 16 gennaio, come inizialmente previsto), in un’interessante ed insolita forma semiscenica, viene proposto I Shardana – Gli uomini dei Nuraghi, dramma musicale in tre atti che è il fulcro delle manifestazioni organizzate per il centenario della nascita del compositore. Gli interpreti principali sono: Giorgio Surjan (Gonnario), Cinzia De Mola (Nibatta), Francesco Anile (Torbeno), Sofia Mitropoulos (Bèrbera Jonia), Gianluca Floris (Perdu), Gevorg Hakobyan (Norace), Vittorio Prato (Orzocco). L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico sono diretti da Anthony Bramall, mentre la regia è di Marco Catena. Rappresentata per la prima volta al Teatro di San Carlo di Napoli il 21 marzo 1959, riscuote da subito grande successo di pubblico e di critica che, tra l’altro, riconosce al compositore l’abilità nel fondere la melodia classica con la matrice musicale sarda. Il 18 marzo 1960 I Shardana viene rappresentato al Teatro Massimo di Cagliari (interpreti Carlo Cava, Gastone Limarilli, Walter Monachesi, Luisa Malagrida, Oralia Dominguez; direttore Armando La Rosa Parodi; regia Marcella Govoni), in occasione della commemorazione del compositore recentemente scomparso. Venerdì 16 aprile 2010, alle 18 nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari, viene presentato il libro che la storica della musica Myriam Quaquero ha interamente dedicato alla figura di Ennio Porrino. Autorevoli critici, storici della musica e musicologi parteciperanno al convegno di studi che, il 14 e 15 maggio 2010, vede ampiamente trattati gli aspetti critici, letterari e storico-musicali che daranno vita ad un’analisi, nuova e dettagliata, dell’originalità compositiva di Ennio Porrino.

OMAGGIO A ENNIO PORRINO
musica, parole ed immagini per un ritratto
in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari
Teatro Lirico di Cagliari: foyer di platea
lunedì 21 settembre 2009, ore 20.30
Tu madre, tu Sardegna
 (film, 1990)
soggetto, sceneggiatura Stefania Porrino
regia Stefania Porrino, Pasquale Satalia
interprete principale Massimo Foschi (Ennio Porrino)
musica Ennio Porrino
produzione RAI – Sede Regionale della Sardegna
intervengono Màlgari e Stefania Porrino.

Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari
Orchestra d’archi del Conservatorio di Musica
direttore Giacomo Medas
soprano Alice Madeddu
pianoforti Rosabianca Rachel, Aurora Cogliandro
clavicembalo Fabrizio Marchionni
Ennio Porrino
Sonata drammatica
 per due pianoforti
Traccas per soprano ed orchestra d’archi

Sonar per musici per archi e clavicembalo.

Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari
lunedì 19 ottobre 2009, ore 20.30
Orchestra del Conservatorio di Musica
direttore Giacomo Medas
pianoforti Giulio Biddau, Anna Sanfilippo
violino Sandro Medda
violoncello Maurizio Biancu
Ennio Porrino
Ostinato
 per pianoforte
I canti della schiavitù per violino, violoncello e pianoforte
Tre canzoni italiane per piccola orchestra
Notturno e danza per piccola orchestra.

Teatro Lirico di Cagliari
sabato 24 ottobre 2009, ore 19
Concorso Internazionale di Pianoforte “Ennio Porrino”
Associazione “Amici della Musica” di Cagliari.

Teatro Lirico di Cagliari
Stagione concertistica 2009-2010
venerdì 12 febbraio 2010, ore 20.30 – turno A
sabato 13 febbraio, ore 19 – turno B
Orchestra del Teatro Lirico
Maurizio Benini, Julian Rachlin
Jan Sibelius Concerto per violino e orchestra
Ennio Porrino
 Sardegna, poema sinfonico
Ottorino Respighi Pini di Roma, poema sinfonico.

Teatro Lirico di Cagliari
Stagione concertistica 2009-2010
venerdì 19 febbraio, ore 20.30 – turno A
domenica 21 febbraio, ore 19 – turno B
I Shardana – Gli uomini dei Nuraghi
dramma musicale in tre atti
libretto e musica Ennio Porrino
esecuzione in forma semiscenica
personaggi e interpreti principali
Gonnario Giorgio Surjan; Nibatta Cinzia De Mola; Torbeno Francesco Anile; Bèrbera Jonia Sofia
Mitropoulos
; Perdu Gianluca Floris; Norace Gevorg Hakobyan; Orzocco Vittorio Prato
Orchestra e Coro del Teatro Lirico
direttore Anthony Bramall
maestro del coro Fulvio Fogliazza
regia Marco Catena.

Teatro Lirico di Cagliari: foyer di platea
venerdì 16 aprile 2010, ore 18
Ennio Porrino
presentazione del libro di Myriam Quaquero.

Cagliari, Palazzo di città
venerdì 14 maggio 2010,
sabato 15 maggio 2010
Convegno di studi su Ennio Porrino
 con il patrocinio della “Società Italiana di Musicologia”.

Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari: aula magna
settembre 2010
Presentazione degli atti del convegno di studi su Ennio Porrino.
RASSEGNA STAMPA 
23/09/2009
“Tu madre, tu Sardegna”: Ennio Porrino torna a casa (L’Unione Sarda). Porrino, ritratto di suoni e immagini (L’Unione Sarda) 17/09/2009. Ennio Porrino: un ritratto in musica, parole e immagini (L’Unione Sarda) 17/09/2009. Memoria, ideologia, valore artistico (L’Unione Sarda) 17/09/2009. Omaggio a Porrino. Un ritratto inedito tra musica e immagini (La Nuova Sardegna) 17/09/2009. Musica, incontri e film: la città celebra Porrino (Il Sardegna) 17/09/2009. Omaggio a Ennio Porrino (Sardegna Spettacolo) 17/09/2009. Omaggio a Ennio Porrino (Sardegna Oggi) 17/09/2009. I Shardana: Gli uomini dei Nuraghi di Ennio Porrino (Emigrati sardi). Omaggio a Ennio Porrino […] (Emigrati sardi).

 

2009 – 2010
CELEBRAZIONI PER I CINQUANT’ANNI DALLA MORTE E I CENTO DALLA NASCITA DI ENNIO PORRINO.
ALTRE MANIFESTAZIONI

30 OTTOBRE – 1 NOVEMBRE 2009 – SIDM – SEDICESIMO CONVEGNO ANNUALE
in collaborazione con Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia Parco della Musica di Roma – Intervento di MYRIAM QUAQUERO:
PER UN RIFLESSIONE CRITICA SULLA FIGURA E SULL’OPERA DI ENNIO PORRINO
MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 2009, ORE 18 – CAGLIARI – BIBLIOTECA UNIVERSITARIA – FESTIVAL PORRINO Regione della Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione Provincia di Cagliari Presidenza e Assessorato della Cultura e Spettacolo Fondazione Banco di Sardegna Associazione “Incontri Musicali” in collaborazione con Biblioteca Universitaria di Cagliari Sonus de Atongiu 2009 “Sonus de Atongiu” per Ennio Porrino. Nell’anno in cui ricorre il cinquantenario della morte del compositore sardo, l’Associazione Incontri Musicali, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Cagliari, organizza la rassegna “Ennio Porrino”, nell’ambito del festival musicale “Sonus de Atongiu”. Il ciclo di manifestazioni debutta, MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE alle ore 18 nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari, in via Università con la conferenza introduttiva “Ennio PorrinoLa storia, il musicista”, tenuta dalla musicologa Myriam Quaquero, nel corso della quale saranno proposti ascolti e video relativi all’attività del compositore. Il Festival prosegue nella Sala Settecentesca alle ore 21 con i due concerti cameristici di GIOVEDÌ 10 DICEMBRE, con Matteo Cogoni (tromba), Pasquale Eriu (clarinetto) e Francesca Carta (pianoforte) intitolato “Impressioni porriniane nel Novecento” e di SABATO 12 DICEMBRE, con Martino Piroddi e il Quartetto Anphion, che eseguiranno brani di Porrino e di Telemann. La conclusione della rassegna è affidata, DOMENICA 13 DICEMBRE, al Trio Porrino (costituito da Davide Cossu, violino; Robert Witt, violoncello; Rosabianca Rachel, pianoforte) che eseguirà gli straordinari “Canti della Schiavitù” del musicista isolano e alcune tra le più celebri pagine per trio di Ludwig van Beethoven.
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18 FEBBRAIO 2010 – ARCHIVIO STORICO BIBLIOTECA GENERALE E DI STUDI SARDI – CAGLIARI
INCONTRI CON LA MUSICA: CULTURE A CONFRONTO – II EDIZIONE
concerti in biblioteca
Comune di Cagliari Assessorato alla Cultura Servizio Cultura e Spettacolo Archivio Storico Biblioteca Generale e di Studi Sardi
“Storia e filologia sarda nell’opera lirica I Shardana di Ennio Porrino”; con proiezione di foto della prima rappresentazione e ascolto di brani dell’opera. Giovanni Masala, Università di Stoccarda e Zurigo
070/4521004 – 070/4521141
archivio.biblioteca@comune.cagliari.it
http://www.comune.cagliari.it/portale/it/studisardi.wp
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VENERDÌ 26 FEBBRAIO 2010 ORE 17.30 – CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA DI FROSINONE
OMAGGIO A ENNIO PORRINO – NEL CENTENARIO DELLA NASCITA (1910-2010)
Presentazione: Prof. Barbara Lazotti
Esecuzione vocale: allievi Prof. Daniela Valentini
Recitazione testi: allievi Prof. Stefania Porrino
Collaborazione al pianoforte: Prof. Maria Letizia Liali
Programma:
I Canti dell’Esilio”
(parte prima)
Tre liriche greche: testi di Saffo, Alceo, Simonide di Ceo
“E di te nel tempo” (ms. Alessandra Ciriaci)
“Alla foce dell’Ebro” Alceo (sopr. Hee Jin Park)
“Lamento di Danae” (Alessandra Ciriaci)
Tre liriche trobadorichetesti anonimi
“Ce fût en mai”(sopr. Narae Gang)
“Du bist mein”(Narae Gang)
“Romance del prisionero”(Alessandra Ciriaci)
Tre liriche italiane: prima serie (dal ‘200 al ‘400)
testi di F. Da Barberino, Dante,G. Dominici
“La donna da gradire” (sopr. Lucia Zonfrilli)
“Ne li occhi porta” (br. Seunghwa Jeong)
“Lauda Spirituale” (br. Khiwan Kim)
(parte seconda)
dalla seconda serie (dal ‘500 al ‘700)
“Il ruscello” testo di G. Fontanella (sopr. Lucia Zonfrilli)
Tre canti d’esilio: testi di Ennio Porrino
“Alla donna lontana” (br. Myungki Jeong)
“Alla madre lontana” (sopr. Arrum Kim)
“La preghiera dell’esule”(Myungki Jeong)
da “I Canti di Stagione
“Notte d’inverno”,versi di G. Carducci (ten. Fabio Carrieri)
Dall’Opera “I Shardana”
Prima canzone di Perdu “O uomo della terra” (ten. Gennaro Panarello – un pastore sardo)
“Lascia pastor la mazza” (ten. Dong Yoon Baek – Perdu, il guerriero cantore)
Seconda canzone di Perdu: “Cantano gli usignoli”
Recitazione testi: Stefania Carfora, Ivano Infussi, Fabiana Rossi, Marco Sartucci
Flautista: Claudio Palazzi (classe Prof. Giuseppe Mossuto)
Al pianoforte: Prof. Maria Letizia Liali
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CONSERVATORIO DI CAGLIARI, 14-15 MAGGIO 2010
CONVEGNO DI STUDI SU ENNIO PORRINO
14 maggio, h. 15.30
SALUTO DELLE AUTORITÀ
Guido Salvetti
 Presidente Società Italiana di Musicologia SIDM Internazionalismo, nazionalismo e regionalismo: la difficile sintesi nella musica del primo Novecento italiano Maria Grazia Sità Comitato di redazione della «Rivista Italiana di Musicologia», Conservatorio di Pesaro La ricezione di Porrino: oltre ’il compositore sardo?’ Myriam Quaquero Conservatorio di Cagliari Ennio Porrino: la storia, le musiche. Concetta Assenza Conservatorio di Cagliari I canti del 5 ottobre 1937: (re-)visioni del patrimonio sardo ‘di’ e ‘per’ Ennio Porrino. Antonio Caroccia Università di Perugia Il periodo napoletano di PorrinoDonatella Davini Conservatorio di Cagliari Ennio Porrino o La Sardegna come metafora.
15 maggio, h. 09.30
Aurora Cogliandro Conservatorio di Cagliari Fissità o elaborazione tematica? Riflessioni su alcuni lavori pianistici e cameristici di Ennio PorrinoFelice Todde Musicologo La vocalità nelle opere di Porrino. Antonio Trudu Università di Cagliari Porrino, critico e pubblicistaIgnazio Macchiarella Università di Cagliari La ‘musica del popolo’ e l’ispirazione del compositore: il caso PorrinoLara Sonja Uras Conservatorio di Sassari, Università di Venezia Il carteggio Porrino-GabrielRoberto Giuliani Conservatorio di Roma L’attività di Porrino tra radio e televisione.Sergio Naitza L’Unione Sarda Porrino, la musica per il cinema. Nicola Cogliolo Porrino, la musica per i documentari di Fiorenzo Serra. Comunicazioni. Conclusioni.
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GIOVEDÌ 28 OTTOBRE, ORE 16,30 – CONSERVATORIO DI MUSICA DI FROSINONE
OMAGGIO A ENNIO PORRINO nel centenario della nascita (1910-2010)
concerto con presentazioni storico-critiche
Barbara Lazotti: La musica vocale da camera di Ennio Porrino
I Canti dell’esilio
 (parte prima)
Tre liriche greche: testi di Saffo, Alceo, Simonide di Ceo
“E di te nel tempo” (ms. Alessandra Ciriaci)
“Alla foce dell’Ebro” (sopr. Arrum Kim)
“Lamento di Danae” (ms. Alessandra Ciriaci)
Tre liriche trobadoriche: testi anonimi
“Ce fût en mai” (sopr. Arrum Kim)
“Du bist mein” (Arrum Kim)
“Romance del prisionero” (Alessandra Ciriaci)
Tre liriche italiane :
dalla prima serie (dal ‘200 al ‘400).
“La donna da gradire” (sopr. Lucia Zonfrilli).
Testo di F. Da Barberino:
dalla seconda serie (dal ‘500 al ‘700)
“Il ruscello” (Lucia Zonfrilli). Testo di G. Fontanella
Eloisa De Felice: La musica operistica di Ennio Porrino
dall’Opera Esculapio al neon
aria della Luna. “Nel mio cuore c’è una zampogna” (Alessandra Ciriaci)
dall’Opera I Shardana
aria di Norace: “Pastori del piano e del monte” (bar. Khiwan Kim)
seconda canzone di Perdu “Cantano gli usignoli” (ten. Giuseppe Ruggiero)
aria di Gonnario: “Popolo esulta…” (bar. Seunghwa Jeong)
seconda aria di Torbeno: “Padre abbi pace” (Giuseppe Ruggiero)
esecuzione vocale: corso di Canto di Daniela Valentini
recitazione testi: Stefania Carfora, Ivano Infussi, Fabiana Rossi
(corso di Recitazione e Arte Scenica di Stefania Porrino)
flautista: Claudio Palazzi (corso di Flauto di Giuseppe Mossuto)
al pianoforte: Maria Letizia Liali e Luca Pelosi
proiezione del film Tu madre, tu Sardegna
soggetto e sceneggiatura di Stefania Porrino
regia di Stefania Porrino e Pasquale Satalia
con Massimo Foschi nel ruolo di Ennio Porrino
musiche di Ennio Porrino
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4 NOVEMBRE 2010, ROMA, UHR 
DEUTSCHE SCHULE 
CONVEGNO: LA MUSICA ITALIANA DEGLI ANNI QUARANTA
Intervento di Myriam Quaquero (Quartu Sant’Elena): Anni di guerra, tempo d’esilio: la musica di Ennio Porrino nell’Italia tra la fine della monarchia e l’avvento della Repubblica Italiana.
Chiamato a Venezia al Conservatorio “Benedetto Marcello”, Ennio Porrino non presta servizio nella prestigiosa istituzione musicale (guidata in quegli anni da Gian Francesco Malipiero) perché è direttamente impegnato presso la Direzione Generale per il Teatro del Ministero della Cultura Popolare della Repubblica di Salò, così riducendosi, forse in modo non del tutto consapevole, a una condizione di rovinoso isolamento. Un confine o un esilio, appunto, in cui Porrino convive con una sconosciuta condizione di proscritto, nella convinzione ormai maturata da diversi anni di esser preso di mira per le proprie posizioni estetiche, di stampo conservatore, da un preciso e potente gruppo di musicisti. Il periodo veneziano diventa così un essenziale punto di svolta della vita di Porrino: una testimonianza significativa e certamente drammatica di come un musicista valente, toccato molto presto dal successo, ma del tutto impreparato dal punto di vista politico, abbia voluto essere coerente fino all’ultimo con gli ideali maturati negli anni giovanili e si sia integrato alle sollecitazioni del potere con una percezione della situazione istituzionale, e più in particolare della catastrofe bellica, fortemente mistificata dalla propaganda del regime. È questo nuovo clima esistenziale, oscuro e complicato, a ispirare a Porrino «I Canti dell’esilio» e diversi altri lavori (tra cui la sua principale opera, «I Shardana»), tutti fortemente ancorati alle istanze estetiche del musicista.
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ROMA, 8 DICEMBRE 2010, ORE 16
PRESENTAZIONE DEL LIBRO CON CD “MUSICHE E CANTI”
Palazzo dei Congressi – Fiera “Più libri, più liberi”
Spazio “Isola dei Libri” / Stand A41
verrà presentato il libro di Paolo Pirodda
Musiche e Canti. Biografie e composizioni dei grandi maestri sardi
Collana “Carta e Musica”
Interverranno l’Autore e la regista Stefania Porrino. Coordina e presenta Francesco Licheri
“Musiche e Canti”
Paolo Pirodda Manunza
Canepa, Rachele, Rachel, Gabriel, Silesu, Porrino: sei tra i più rappresentativi compositori sardi del passato (vissuti tra l’‘800 e il ‘900) che hanno scritto pagine memorabili per la storia della musica in Sardegna. Musiche spesso ispirate al patrimonio etnofonico dell´isola che hanno riscosso un successo a livello nazionale ed internazionale, ma di cui scarseggiano le occasioni d’ascolto e, soprattutto, le testimonianze discografiche. Una lacuna paradossale, in un’epoca come la nostra, di ampie riscoperte del passato e di enorme diffusione di tecnologie e supporti audiovisivi. Il presente lavoro nasce con l’ambizione di colmare, almeno in parte, questo vuoto. Il libro è accompagnato da un CD che raccoglie ventidue brani (per circa 80 minuti di musica) dei sei musicisti: pezzi eseguiti e registrati appositamente per l’occasione accanto ad altri recuperati da vecchi dischi in vinile e nastri e, a tal proposito, restaurati. Cinque brani sono inediti come i due quartetti d’archi di Gavino Gabriel e le tre liriche di Luigi Rachel.

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